Dal 8 al 10 febbraio 2022 (Sala AcomeA) – SE NON CI PENSA DIO, CI PENSO IO di e con Gene Gnocchi e con Diego Cassani (chitarra) - regia Marco Caronna
Nuovo spettacolo di Gene Gnocchi che con la stralunata comicità di sempre mescola riflessioni in un racconto surreale, in bilico tra il quotidiano e l’apocalittico. Un vecchio ufficio dimenticato da decenni abitato da un capufficio. Il committente? Dio, che si esprime spesso in maniera criptica attraverso una
vecchia radio. Ma con il passare degli anni, l’uomo comincia a dubitare delle scelte del divino principale. Tra faldoni di problemi da risolvere e domande senza risposta, il piccolo impiegato, sempre più diffidente, elabora le sue riflessioni. Ad accompagnare i monologhi dell’attore, Diego Cassani, assistente dell’ironico capo che suona la chitarra mentre protocolla gli atti. Una storia da ridere, sospesa tra satira e disillusione.Biglietti dal II Settore
acquistabili online con Codice 7706 - € 20,50 anziché € 25,00
Dal 8 al 13 febbraio 2022 (Sala Grande) – TROIANE – da Euripide - adattamento e traduzione Angela Demattè - regia Andrea Chiodi - con Elisabetta Pozzi e con Graziano Piazza, Federica Fracassi, Alessia Spinelli - scene Matteo Patrucco – costumi Ilaria Ariemme luci Cesare Agoni– musiche Daniele D’Angelo
Elisabetta Pozzi nel capolavoro senza tempo
di Euripide “svetta grandiosamente sulla scena, condensa le emozioni attraverso
gesti e cenni essenziali”. – Gherardo Ugolini, visionideltragico.it. Un
allestimento innovativo della grande epopea degli sconfitti troiani, che va al
cuore dei grandi temi della nostra civiltà: il rapporto tra essere umano e
destino, il lutto e il compianto, i legami familiari e generazionali che eventi
enormi e dolorosi travolgono, lasciando chi resta nello smarrimento e
nell’affannosa ricerca di un senso. Andrea Chiodi e la drammaturga Demattè,
costruiscono uno spettacolo di grande sobrietà, quasi minimalista, in cui il
dolore non viene ostentato, ma viene interiorizzato e vissuto con profonda
dignità. – Davide Cornacchione, teatro.it
Biglietti dal II Settore acquistabili online con
Codice 7706 - € 20,50 anziché € 33,00
Smarrimento segna l’incontro artistico di due
indiscutibili talenti: l’attrice di teatro, cinema e televisione Lucia Mascino
e la pluripremiata drammaturga e scrittrice Lucia Calamaro, autrice de L’origine
del mondo, La vita ferma e Si nota all’imbrunire.
In scena una scrittrice in crisi, alle
prese con i suoi personaggi e i tanti incipit a cui non riesce a dar seguito. “Delicata,
sensibile, attenta a ogni sfumatura” si muove tra i soggetti dei suoi
potenziali romanzi che risvegliano in lei le tante questioni esistenziali e
professionali sospese. E in questo smarrimento, che si fa ragionamento
comico sull’esistenza, riscopre la sua indomabile spinta creativa.
Un dichiarato elogio al momento della
svolta, dopo il quale niente sarà più come prima, perché “quando non si riesce
a continuare, non si può che ricominciare”. – Lucia Calamaro
Biglietti dal II Settore acquistabili online con
Codice 7794 - € 17,00 anziché € 25,00
21 febbraio 2022 (Sala Grande) UN PERDENTE DI SUCCESSO - Mariangela D'Abbraccio dà voce all'autobiografia di Giorgio Albertazzi - adattamento di Mariangela D’Abbraccio - un progetto a cura di Mariangela D’Abbraccio e Francesco Tavassi
Giorgio Albertazzi, un attore anomalo, uno
scrittore finissimo, un mostro sacro che vive recitando e recita la vita
negando al tempo stesso, con un ironico sorriso, entrambe le cose... Mariangela
D'Abbraccio porta in scena l'autobiografia di questo outsider incorreggibile,
contrappuntata dalle sue poesie (pubblicate postume) e da frammenti di musica
jazz (che Albertazzi amava e che più gli assomigliava) dei grandi interpreti
Billie Holiday, Chet Baker, Bill Evans, Keith Jarret. Il racconto d'infanzia,
giochi, iniziazioni, adolescenza, famiglia, studi, guerra, amori, carcere,
personaggi, cinema, televisione, teatro. E poi, in una cascata inarrestabile,
emergono morbide malizie e dolci crudeltà, acri umori e soavi veleni sul mondo
dello spettacolo e della cultura. Albertazzi, un uomo che ha saputo ottenere
tutto ma non ha saputo (e voluto) conservare nulla: un perdente per
distrazione, ma di grande, grandissimo successo.
Biglietti dal II Settore acquistabili online con
Codice 7792 - € 12,00 anziché € 17,00
Dal 16 al 27 febbraio 2022 (Sala Grande) – UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO - di Tennessee Williams -traduzione di Masolino D’Amico - con Mariangela D’Abbraccio, Daniele Pecci e con Angela Ciaburri, Stefano Scandaletti, Giorgio Sales, Erika Puddu, Massimo Odierna - regia e scena Pier Luigi Pizzi - musiche Matteo D’Amico - artigiano della luce Luigi Ascione
Il grande maestro di fama internazionale
Pier Luigi Pizzi dirige il capolavoro del premio Pulitzer Tennessee Williams.
Ambientato nella New Orleans degli anni ’40, il dramma, alla sua uscita nel
1951, alzò il velo su temi quali omosessualità, sesso, disagio mentale,
maschilismo, ipocrisia sociale, famiglia come luogo di violenza. In scena
Mariangela D’Abbraccio nel ruolo di Blanche Du Bois, vedova di un marito
omosessuale e alcolizzata che, vittima del cognato, precipiterà nella pazzia.
Nel ruolo di Stanley Kowalski, che fu di Marlon Brando, Daniele Pecci.
Biglietti dal II Settore acquistabili online con
Codice 7706 - € 20,50 anziché € 33,00
Dal 22 al 27 febbraio 2022 (Sala AcomeA) – IL CASO BRAIBANTI - di Massimiliano Palmese - con Fabio Bussotti e Mauro Conte - musiche composte ed eseguite dal vivo da Mauro Verrone - regia Giuseppe Marini
La storia di un intollerabile scandalo. Nel
’68 l’intellettuale Aldo Braibanti venne processato per aver “assoggettato
fisicamente e psichicamente” il giovane Giovanni Sanfratello che in realtà, una
volta maggiorenne, aveva liberamente deciso di andare a vivere con il poeta. La
famiglia bigotta aveva denunciato Braibanti e affidato il figlio agli
psichiatri. Pasolini, Morante, Moravia, Eco, Pannella, Musatti, Maraini si
schierarono a favore dello scrittore e contro il processo farsa avvallato dalla
destra reazionaria e dal clero. Ma i loro appelli caddero nel vuoto. Lo
spettacolo-concerto ripercorre la vicenda attraverso documenti d’archivio,
lettere e arringhe, perché la libertà di pensiero va difesa anche ricordando le
battaglie passate: quelle vinte, ma soprattutto quelle perse.
Fabio Bussotti e Mauro Conte, sempre
intensi e veri, mai retorici. Un ritmo incalzante, che crea tensione, sostenuto
dal sax live di Mauro Verrone. – Paolo Petroni, Corriere della Sera
Biglietti dal II Settore acquistabili online con
Codice 7793 - € 15,00 anziché € 25,00
Dal 1 al 6 marzo 2022 (Sala Grande) – IL NODO - di Johnna Adams - traduzione di Vincenzo Manna e Edward Fortes con Ambra Angiolini e Arianna Scommegna - regia Serena Sinigaglia - musiche Mauro Di Maggio e Luna Vincenti - scene Maria Spazzi - costumi Erika Carretta - light designer Roberta Faiolo
Dopo lo straordinario successo avuto negli
Stati Uniti, Il nodo della giovane Johnna Adams approda al Parenti per
la regia di Serena Sinigaglia. Gidion, un ragazzino delle scuole medie, è
tornato a casa pieno di lividi ed è stato sospeso. È la vittima o il carnefice?
Ambra Angiolini e Arianna Scommegna danno voce a un intenso confronto
madre-insegnante sul rapporto genitori-figli e sulle ragioni profonde che
generano il bullismo. Il dialogo senza veli tra le due donne potrà, forse, dare
un senso al reciproco e soffocante senso di colpa. Il loro conflitto però,
chiama in causa anche noi, come singoli individui e come società. Ci pone di
fronte alle nostre responsabilità: per ogni ragazzo ferito, umiliato, ma anche
per chi umilia e ferisce, siamo tutti colpevoli e sconfitti.
Biglietti dal II Settore acquistabili online con
Codice 7703 - € 24,00 anziché € 33,00
Disponibilità limitata di posti a tariffa
convenzionata
Dal 8 al 13 marzo 2022 (Sala
Grande) - DOLORE SOTTO CHIAVE
/ SIK SIK L’ARTEFICE
MAGICO - due atti di Eduardo De Filippo - con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito,
Vincenzo Ferrera, Dario Iubatti, Remo Stella, Marco Trotta - regia Carlo Cecchi
– luci Camilla Piccioni
Dolore sottochiave: scene Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi - Sik Sik, l’artefice magico: scene e costumi Titina
Maselli – musica Sandro Gorli
Il grande maestro del Teatro Carlo Cecchi,
funambolo e innovatore della scena che ha attraversato il Novecento,
restituisce con questo dittico l'amarezza e il realismo di Eduardo De Filippo,
la sua capacità di graffiare anche con una sola fulminea invenzione
paradossale. Un incontro tra due intelligenze severe, inflessibili e
rivoluzionarie del palcoscenico, specchio per entrambi della realtà che si
riflette nella finzione e viceversa. Carlo Cecchi offre al pubblico un doppio
Eduardo: in Sik Sik ritroviamo tutto lo sprezzante realismo del
drammaturgo napoletano e il teatro come metafora della vita. In Dolore
sottochiave De Filippo gioca con la morte, la ridicolizza, la esorcizza
così: ridendoci e facendoci ridere sopra.
Biglietti dal II Settore acquistabili online con Codice 7794 - € 17,00 anziché € 33,00
Dal
15 al 20 marzo 2022 (Sala Grande) – LA CORSA DIETRO IL VENTO - Dino Buzzati o
l’incanto del mondo di
e con Gioele Dix - disegno luci Carlo Signorini - audio Giuseppe Pellicciari
(Mordente)
A 50 anni dalla morte di Dino Buzzati, Gioele Dix dedica il suo
nuovo spettacolo La corsa dietro il vento al grande scrittore bellunese,
del quale è appassionato conoscitore ed estimatore fin dall’adolescenza. Dix
trae spunto da alcuni racconti per disegnare, con fine ironia, il complicato
labirinto di desideri e fallimenti al quale volenti o nolenti siamo tutti
destinati.
Un variegato mosaico di personaggi e vicende umane strabilianti:
relazioni, esperienze, sentimenti, sogni e fantasie, anche le più segrete e
inconfessabili.
L’attore intreccia letteratura ed esperienza di vita, le proprie
inquietudini, le proprie comiche insofferenze e si fa guida di un inedito
viaggio teatrale, sempre in bilico fra ombre e attese, illuminazioni e misteri,
illusioni e risate.
Biglietti dal II Settore acquistabili online con Codice 7703 - € 24,00
anziché € 33,00
Disponibilità limitata di posti a tariffa convenzionata
Dal 15 marzo al 3 aprile 2022 (Sala AcomeA) – IL SOSIA
- dal romanzo di Fëdor
Dostoevskij con Elia Schilton e Fabio Bussotti - regia Alberto Oliva
Esiste un confine netto tra realtà e
allucinazione, tra ciò che realmente accade e ciò che viene solo immaginato da
una mente visionaria? Dal celebre romanzo di Dostoevskij, in scena un
avvicendarsi di situazioni grottesche, la follia della vita, l’assurdità
dell’orgoglio, la crisi dell’io. Goljadkin è un personaggio del sottosuolo,
drogato di vita, ma sempre più inadatto alle relazioni sociali. Apre la porta o
forse è uno specchio? – e gli appare un sosia allucinato e spaventoso,
divertente e assurdo, in grado di sconvolgere completamente la sua esistenza.
L’allucinazione del doppio produce sogno, visioni, smarrimento. Ogni
riflessione si sdoppia, ogni esperienza si divide in un gioco di specchi dal
grande potenziale teatrale.
Sul palco Elia Schilton e Fabio Bussotti.
Biglietti dal II Settore acquistabili online con
Codice 7794 - € 17,00 anziché € 25,00
Dal 22 al 27 marzo 2022 (Sala Grande) – ZIO VANJA di Anton Čechov - adattamento e regia
Roberto Valerio con (o.a.) Federica Bern, Pietro Bontempo, Giuseppe Cederna,
Ruggero Dondi, Vanessa Gravina, Massimo Grigò, Elisabetta Piccolomini - costumi
Lucia Mariani – luci Emiliano Pona - progetto audio Alessandro Saviozzi
Roberto Valerio porta in scena la sua
visione audace e contemporanea della celebre opera di Čechov. Una commedia,
quasi un vaudeville, in cui i personaggi, monadi afflitte, annaspano nella noia
perdendosi in sterili fantasie. Ognuno declama i propri sogni, le proprie
sofferenze; ognuno anela al bello, al riscatto, all’amore: tutti però sono
incapaci di agire.
Come in Beckett i due clown Vladimiro ed
Estragone attendono Godot, così i personaggi di Čechov attendono, invano anch’essi, la
felicità e un futuro migliore… – Roberto Valerio
Biglietti dal II Settore
acquistabili online con Codice 7706 - € 20,50 anziché € 33,00
Sta piovendo. Gabriel York aspetta l’arrivo
del figlio che non vede da quando aveva sette anni. È questo l’inizio di una
saga familiare, di un viaggio nel tempo che attraversa – dal 1959 al 2039 –
quattro generazioni di padri e figli, di madri e mogli. In un’affascinante
struttura drammaturgica, costruita sapientemente dal pluripremiato drammaturgo
australiano Andrew Bovell, azioni e rimozioni, oblii e ricordi, muri di
silenzio e fughe senza ritorno, rivelano come negli alberi genealogici non vi
siano scritti solo i nomi, ma anche comportamenti, inclinazioni, desideri ed
errori. Un racconto epico, intimo, distopico, scandito da una pioggia
incessante.
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