lunedì 3 aprile 2023

TEATRO PARENTI - Spettacoli Aprile Maggio 2023


SPETTACOLI DA APRILE A MAGGIO 2023

 

Dal 20 Marzo al 20 Aprile biglietti al prezzo speciale di Euro 13,00

Dal 21 al 26 marzo 2023 (Sala A) – LA REGOLA DEI GIOCHI – di Anton Giulio Calenda – regia di Alessandro Di Murro - con Matteo Baronchelli

Il Gruppo della Creta, apprezzata compagnia di nuova drammaturgia, porta in scena i due episodi di maggior successo del progetto La regola dei giochi. Ucronia (ossia fantastoria) si diverte a descrivere un mondo all’indomani della terza guerra mondiale vinta dagli Stati Uniti. Soldato rappresenta un fitto dialogo tra un sergente e un soldato semplice, il primo avvezzo alle durezze della guerra, il secondo ancora alla ricerca di un senso ultimo che possa giustificare l’asprezza del paesaggio che li circonda. Il lavoro di Anton Giulio Calenda è sorprendente spaventoso nella misura in cui riesce ad aprire gli occhi attraverso l’esasperazione di gesti e linguaggi che oggi sono per noi talmente comuni da non rendercene conto.

 Dal 28 marzo al 6 aprile 2023 (Sala A) – COPPIE E DOPPI – di e con Anna Galiena

La grande Anna Galiena in scena con un’intensa interpretazione, omaggio a Shakespeare. L’attrice rivisita, adatta e interpreta alcuni tra i più rappresentativi dialoghi del drammaturgo, dando vita a dieci personaggi che, interagendo tra loro, portano in scena il dualismo dell’essere umano. Un gioco teatrale in versi, un gioco di rimandi e seduzione in cui gli opposti, maschio e femmina che sono in ognuno di noi, si fronteggiano in un percorso di grande fascino: amore, odio, potere, gelosia, lussuria e tutte le passioni cantate dal Bardo, espressione dell’ambivalenza umana. Le scene si susseguono tragiche, leggere, eroiche, ciniche, nelle infinite variazioni del sentimento, per esprimere anche il doppio del teatro e della vita, per segnare simbolicamente il passaggio dal teatro classico (gli uomini con e contro gli dèi) a quello elisabettiano (gli uomini con e contro gli uomini).

 

Dal 30 marzo al 2 aprile 2023 (Sala Grande) – FRATELLINA – di Spiro Scimone – regia Francesco Sframeli

Torna al Parenti il duo artistico Scimone–Sframeli, vincitore Premio Ubu 2016.In scena l’ultimo loro spettacolo, di stampo beckettiano e dall’atmosfera lieve e giocosa, caratterizzato dalla musicalità dei dialoghi, dal ritmo, dalle attese e dall’ascolto del silenzio. È il racconto di una realtà che sta capitolando sotto i colpi drammatici del nostro tempo che sembra aver completamente dimenticato i veri valori dell’umanità.

La grande potenza dell’opera di Spiro Scimone è la sua capacità di tastare e interrogare ancora la pienezza e la concretezza dei significati delle parole. Jean Paul Manganaro

Così la stampa:

Un’opera di straordinaria maturità e complessità. /Uno spettacolo di ingenua purezza, di una bellezza semplice. / Un piccolo gioiello teatrale di rara sapienza evocativa. / Una favola filosofica, una parabola, un lavoro che ridà senso all’arte della scena.

 

Dal 30 marzo al 6 aprile 2023 (Sala Tre) – CASSANDRA – di Christa Wolf – regia Carlo Cerciello – con Cecilia Lupoli

Carlo Cerciello dirige Cassandra, il potente testo di Christa Wolf in uno spettacolo confezionato come una provocazione, con l’intento di scuoterci dalla nostra passività e assuefazione. Il Mattino

In un vigoroso conflitto fra costrizione e pura energia espansiva, legata a lunghe funi elastiche e imprigionata all’interno di un vetro rettangolare proprio come in un peep-show, la principessa troiana si rivela al pubblico, che la spia come la gente di Micene. Il suo essere veggente la tiene intrappolata tra il passato e il futuro.

Testimonia il passato perché in futuro non vengano ripetuti gli stessi errori, ma, forse il futuro è già tra noi, è il nostro presente egli stessi errori si stanno già ripetendo. Si dirige verso l’unica direzione che le è concessa: un destino di morte. Gli spettatori incuriositi la spiano, ignari del fatto che il loro destino è segnato allo stesso modo. La storia che scorre contemporanea, implacabile, scandisce il conto alla rovescia verso la fine.

 

Dal 4 al 6 aprile 2023 (Sala Grande) – RISATE DI GIOIA – Storie di gente di teatro – regia Elena Bucci e Marco Sgrosso

Una prova di bravura di Bucci e Sgrosso e un omaggio all’anarchia che sa irridere il potere fesso. Corriere della Sera

Elena Bucci e Marco Sgrosso proseguono la loro ricerca sull’arte del teatro, raccontata con le parole e le storie di quella moltitudine poetica e operosa che ha trascorso la vita dietro le quinte e sul palcoscenico.

Ispirandosi a Il teatro all’antica italiana di Sergio Tofano, all’Antologia del grande attore di Vito Pandolfi, ma anche a epistolari, autobiografie e biografie e attraversando diverse epoche, i due attori richiamano e incarnano sulla scena anime e memorie di personalità artistiche che hanno fatto la storia del teatro: suggeritori, trovarobe, attori, guitti, capocomici, primedonne, cantattrici, attor giovani, portaceste e balie. Nonostante un presente che accelera la sua corsa, Bucci e Sgrosso rallentano ed emozionano, ritrovando intatta la potenza dell’arte teatrale, ancora capace di trasformare, rivelare e unire.

 

Dal 12 al 16 aprile 2023 (Sala A) – LA FELICITA’ DI EMMA – liberamente ispirato al romanzo di Claudia Schreiber – regia Enrico Messina – con Rita Pelusio

In scena una favola ironica e poetica, provocatoria e commovente. Rita Pelusio, tra le voci più originali dell’arte comica contemporanea, attraverso questa storia tratta dal romanzo di Claudia Schreiber, continua il suo impegno per un teatro civile che non ha paura di confrontarsi con i temi più delicati. Emma è una donna forte, libera e rude, abituata e costretta dalla vita all’assenza di un amore; per sopravvivere, alleva e macella i maiali che lei stessa cresce e ama. Max è un uomo prigioniero di se stesso e delle sue abitudini, timoroso, che non ha mai trovato il coraggio di amare e che, divisa davanti, sa di non averne più. A raccontarlo, con il sorriso appena accennato e la voce leggera, è uno spaventapasseri, che altri non è che Rita stessa con i suoi amori, i suoi dolori, i suoi dubbi, i suoi timori, il suo sguardo sulla vita. Un’elaborazione profonda – condivisa col pubblico – sul confine sottile che separa amore desiderio, felicità e morte.

 

Dal 18 al 21 aprile 2023 (Sala A) – QUESTA SPLENDIDA NON BELLIGERANZA – Una storia così, poi così e infine così – testo e regia Marco Ceccotti

Una commedia sul devastante quieto vivere, tra dissacrante ironia e cinismo. Un ritratto divertente e irriverente di una famiglia pacifica, tollerante, dove per sopravvivere ognuno si rifugia in un mondo tutto suo, fatto di assurde fantasie e fantastiche illusioni. Luigi, ossessionato dalla morte in senso negativo, racconta i finali di libri e film a chi è giunto alla fine della propria esistenza. Suo padre, pacifista emotivo, si guadagna da vivere decorando sanitari per dittatori sanguinari, mentre la madre, ironizzatrice cronica, cerca la felicità nei libri horror. Le loro giornate sono un susseguirsi di abitudini rassicuranti, piccoli rimpianti, sogni rimandati, traumi ricercati e insalate poco condite. Vorrebbero odiarsi, non molto, quel tanto che basta per essere persone normali, ma è difficile odiarsi per chi non è mai riuscito a dirsi neanche una volta “ti voglio bene”. I tre vivono in uno stato di tranquillità e pace cheli sta distruggendo.

 

Dal 21 aprile al 14 maggio 2023 (Sala Treno Blu) IL MARITO DI LOLO’ – di Antoine Jaccoud – direzione artistica di Andrée Ruth Shammah – con Pietro Micci

André Borlat è un uomo di mezza età. Trascorre le sue giornate filmando esposizioni di fiori e “masturbandosi po’”, ma soprattutto scrivendo lettere al grande amore della sua vita: Lolo Ferrari, la donna con il secondo seno più grande del mondo, incrociata per caso sulle pagine patinate di alcune riviste specializzate.

C’è il corpo gracile e nervoso del bravissimo Pietro Micci (...) una pièce di puerile crudeltà e di amanti in contumacia, assenti, morti, o vivi solo nell’immaginazione folle del partner. Dopotutto, “ogni storia d’amore è una storia di fantasmi”. Il Fatto Quotidiano

Pietro Micci è un protagonista febbrile. La sua interpretazione è perfetta. Cultweek

Coinvolgimento emotivo ai massimi livelli. Un testo tenero, a tratti buffo, più spesso disperato di cui Pietro Micci con una bella prova d’attore si fa carico con adesione, ma anche con piccoli gesti stranianti spie di una psicologia borderline, in una solitudine senza vie di uscita, amara e straziante fino alla fine. la Repubblica.

 

Dal 26 al 28 aprile 2023 (Sala A) – MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME – di e con Marta Dalla Via e Diego Dalla Via

Ambientato nel Veneto degli spritz che danno “un’immotivata fiducia nel futuro”, della polenta istantanea, degli imprenditori falliti e delle donne ossessionate dall’aspetto fisico, lo spettacolo dei Fratelli Dalla Via racconta di una vicenda familiare, di un conflitto tra generazioni che si staglia nel nord-est industriale al tempo della crisi, cui fa da specchio il tema del suicidio. In scena due fratelli che, desiderosi di riprendere in mano le loro vite, architettano l’omicidio dei genitori. Niente armi, niente sangue. Il modo migliore per uccidere un genitore è ammazzargli i figli lasciarlo poi morire di crepacuore. Un piano perfetto ma impossibile dal momento che i genitori hanno deciso di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato.

Con uso intelligente dell’italiano regionale i due attori riescono a dar profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso tempo esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga. Motivazione Premio Scenario 2013

Biglietti II Settore (dalla Fila G) acquistabili online con CODICE 8333 euro 15,00 anziché euro 18,00

 

Dal 2 al 28 maggio 22023 (Sala A) – FARA’ GIORNO – regia Piero Maccarinelli – con Antonello Fassari, Alvia Reale, Alberto Onofrietti

Il regista Piero Maccarinelli riporta in scena “Farà giorno”, grande successo del passato con protagonista Gianrico Tedeschi. In questo nuovo allestimento è Antonello Fassari a interpretare il vecchio partigiano Renato. Divertimento, dramma e commozione si avvicendano senza timori come nella vita reale. Manuel, giovane fascistello impunito della periferia romana, investe con l’auto Renato, comunista dal cocciuto istinto pedagogico. Per evitare una denuncia per guida senza patente, il giovane tratta con lui un periodo di assistenza a domicilio. È così che due mondi tanto distanti per età e cultura, due espressioni così caratterizzanti della storia del nostro paese, si incontrano e scontrano, tra momenti esilaranti, sorprese e inganni. Ne nasce uno scambio reciproco molto più profondo di quanto gli stessi potessero mai sospettare. Ma c’è anche un ritorno inaspettato, quello della figlia di Renato, ex terrorista denunciata alla polizia. Nell’interazione, i tre scoprono debolezze, paure, e il proprio orgoglio... Ciascuno impara e insegna.

 

Dal 3 al 7 maggio 22023 (Sala Grande) – L’ATTIMO FUGGENTE – di Tom Schulman – regia Marco Iacomelli – con Luca Bastianello

Marco Iacomelli porta in scena, in uno spettacolo intenso, commovente e corale, la versione italiana dello straordinario testo di Tom Schulman, vincitore del premio Oscar come migliore sceneggiatura originale. È il racconto di una storia d’amore: per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Quell’amore che spinge ad aiutare il prossimo a eccellere seguendole proprie passioni, pulsioni, slanci magnifici e talvolta irrazionali, noncuranti dei dettami sociali strutturati e imposti. Tom Schulman ha scritto una straordinaria storia di legami, di relazioni e di incontri che cambiano gli uomini nel profondo. Mettere in scena la storia dei giovani studenti della Welton Academy e del loro incontro col il professor Keating significa dare nuova vita a questi legami, rivelandoli a nuove generazioni e rinnovando l’esperienza in chi ha forte la memoria della pellicola cinematografica.

 

Puoi acquistare i tuoi biglietti a 13,00 Euro on line con il codice SPECIALE13 (valido per gli spettacoli in Sala Grande dalla fila L; in sala A dalla fila G, oppure puoi contattare il GES - daniela.segalina@edison.it – tel. 02 62228641 (lunedì – martedì – mercoledì dalle ore 09.00 alle 12.30)